Descrizione
Sparkling body gel Teint de neige 100 ML – Lorenzo Villoresi
GEL PROFUMATO PER CORPO
Teint de neige, “tinta di neve”, l’incarnato chiaro del viso incipriato. L’aroma inconfondibile delle polveri profumate, la fragranza della cipria, il profumo del talco, una fragranza soffice, gentile, avvolgente e allo stesso tempo intensa e persistente. Sottilmente pervasa dalla ricchezza degli estratti naturali di fiori preziosi, memore del mondo, delle immagini, dell’atmosfera e della luce della belle-époque.
Noti dolci e cipriate di gelsomino,rosa, ylang ylang, su uno sfondo di musk, fave di Tonka ed iliotropio.
Testa
ylang-ylang, rosa, gelsomino, note cipriate
Cuore
fave di tonka, gelsomino, rosa, note floreali
Fondo
muschio, zucchero, eliotropio, rosa, gelsomino
Lorenzo Villoresi inizia ad appassionarsi al mondo delle spezie e delle essenze fin dal suo primo viaggio in Medio Oriente, nel 1981. In quegli anni soggiorna all’estero per lunghi periodi: affascinato dai mercati e dalle atmosfere dei luoghi che visita, riporta in Italia sia spezie, che usa volentieri anche in cucina, sia essenze e sostanze aromatiche, che spesso regala ad amici e conoscenti.
Inizia in questi anni a fare esperimenti, distillando piante aromatiche, realizzando tinture e creando le prime formule con olii essenziali, per accontentare le richieste e i desideri di parenti e amici. Comincia così ad approfondire lo studio del mondo delle materie aromatiche e delle essenze, dei sistemi di estrazione e delle tecniche di composizione. Con la fine degli anni ottanta e parallelamente ai primi anni di una carriera accademica come ricercatore di Filosofia Antica, il mondo dei profumi diventa per lui una vera passione.
Lorenzo Villoresi, oltre ad alcuni scritti inerenti ai suoi studi universitari, è autore di varie pubblicazioni sui profumi, come “Il Profumo” (1995) e “L’Arte del Bagno” (1996), editi da Ponte alle Grazie, Firenze. Dal 1996 al 1999 ha curato e partecipato alla redazione dell’opera “Il Mondo del Profumo” (Fabbri-De Agostini), partecipando a convegni internazionali come “Profumi d’Arabia”, presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e tenendo conferenze presso l’Università di Firenze sugli aromi dell’antichità. Nel 2010 ha curato e scritto la prefazione all’opera “Il profumo del mondo antico”, di G. Squillace, la prima traduzione italiana del trattato “Sugli odori” di Teofrasto (Olschki).
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